Negli ultimi anni, le private label nel settore alimentare hanno registrato una crescita significativa. In questo articolo vedremo i trend attuali, evidenziando la tendenza verso i prodotti premium, le opportunità commerciali per i distributori e le strategie per promuovere i prodotti premium sia nel retail che nella ristorazione. Inoltre, vedremo le opportunità e i vantaggi per i produttori italiani che desiderano espandersi sui mercati internazionali, con suggerimenti e best practices per conquistare nuovi mercati.
Indice dei contenuti:
- Trend sulle private label nel settore food
- Opportunità per distributori
- Come promuovere la propria private label e costruire un brand di qualità
- Opportunità commerciali per le private label di prodotti italiani premium
- Opportunità per i produttori
- Aumento dell'export e conquista di nuovi mercati
- Prospettive future ed evoluzione del private label
Trend sulle private label nel settore food
La crescita sostenuta delle vendite relative ai private label ha reso questo fenomeno un elemento su cui concentrare l'attenzione, soprattutto per il mercato alimentare. Secondo il rapporto 2024 di PLMA (Private Label Manufacturers Association), le vendite dei marchi privati hanno raggiunto un valore record di 236,3 miliardi di dollari nel 2023 in USA. Questo successo è dovuto a diversi fattori, tra cui la crescente attenzione dei consumatori verso prodotti con un miglior rapporto qualità-prezzo rispetto ai marchi più conosciuti, il controllo dei distributori e rivenditori sul branding e un trend in aumento verso la "premiumisation" dei prodotti (ovvero la tendenza ai prodotti posizionati in una fascia di mercato più alta, che attraggono i consumatori disposti a pagare di più per un'esperienza superiore).
Anche in Europa le vendite dei prodotti a marchio privato hanno raggiunto una quota di mercato pari al 37% nel 2023, con un aumento dell'1,2%. In particolare, le vendite dei prodotti a marchio del distributore hanno raggiunto 302 miliardi di euro nei 17 Paesi europei analizzati da NielsenIQ. La Svizzera ha registrato una leggera diminuzione ma mantiene la quota più alta di private label sul totale, pari al 52%. Altri incrementi significativi sono stati rilevati in Repubblica Ceca (+3,5%), Portogallo (+2,9%), Spagna (+2,2%) e Ungheria (+2,2%).
In termini di quota di mercato, i Paesi Bassi arrivano al 44%, mentre Spagna e Regno Unito sono al 43% e la Germania al 40%. Seguono Portogallo (39%), Belgio (38%), Austria (35%), Danimarca (34%), Polonia e Francia (32%), Italia e Ungheria (28%), Svezia (27%), Grecia (23%), Repubblica Ceca (22%) e Norvegia (21%).
I consumatori vedono nei prodotti a marchio privato un'opportunità per risparmiare senza compromettere la qualità. Infatti, il 57% dei consumatori ritiene che le private label offrano un buon rapporto qualità-prezzo, il 43% le acquista per risparmiare, e il 29% le considera pari ai marchi noti.
La premiumisation rappresenta un altro trend importante. Se inizialmente i marchi privati erano visti come alternative economiche, oggi stanno guadagnando terreno anche nel segmento dei prodotti premium. I distributori e i produttori stanno investendo in ingredienti di alta qualità e pratiche di produzione avanzate per competere con i marchi convenzionali nei segmenti di mercato più elevati, attirando consumatori che cercano esperienze di gusto nuove ed esclusive, soprattutto tra le generazioni più giovani come i Gen Z.
Un altro trend emergente è la cucina regionale (come ad esempio i prodotti del panorama culinario italiano, che si diversifica grazie a diverse tradizioni e tipicità locali). I consumatori sono sempre più interessati a prodotti con un forte legame rispetto al territorio di produzione. Per questo motivo, i rivenditori e i fornitori all'ingrosso stanno introducendo nuovi prodotti della cucina regionale nei loro punti vendita per soddisfare questa domanda. Anche la trasparenza e la sostenibilità giocano ruolo fondamentale, con i consumatori che richiedono sempre più informazioni sull'origine dei prodotti e preferiscono quelli che rispettano standard etici e ambientali.
Opportunità per distributori
Per i distributori, le private label offrono numerose opportunità. Innanzitutto, consentono di ottenere margini di profitto più elevati, la possibilità di fidelizzare i clienti offrendo prodotti con un rapporto qualità-prezzo competitivo. L'esperienza di molti distributori dimostra come una selezione di prodotti a marchio privato ben gestita possa portare a una significativa crescita delle vendite.
Un'altra opportunità per i distributori è rappresentata dalla possibilità di differenziarsi dai concorrenti attraverso la ricerca di prodotti e l'innovazione. Investendo in prodotti premium e sostenibili, i rivenditori possono attrarre un segmento di consumatori più ampio e diversificato. Inoltre, l'introduzione di prodotti e tipicità regionali può differenziare ulteriormente l'offerta, ponendo il marchio e il distributore come un riferimento qualitativo per il settore.
Nei prossimi due paragrafi faremo delle considerazioni generali sulla promozione del marchio nel contesto delle private label e, successivamente, vedremo nello specifico le opportunità legate ai prodotti italiani, a vantaggio di distributori e importatori di tutto il mondo (oltre che per i produttori italiani che possono incrementare l'export dei propri prodotti). In particolare, sia i produttori che i distributori hanno la possibilità di emergere nel proprio mercato, implementando strategie di private label di successo, considerando anche i trend e i cambiamenti nelle abitudini dei consumatori.
Come promuovere la propria private label e costruire un brand di qualità
Per i distributori interessati a sviluppare la propria private label, è utile seguire alcuni passaggi chiave:
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Ricerca di mercato: comprendere le esigenze e le preferenze dei consumatori nel proprio mercato di riferimento, attraverso indagini, ricerche e analisi dei dati.
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Scelta dei fornitori: collaborare con fornitori affidabili che possono garantire prodotti di alta qualità, garantendo allo stesso tempo una continuità nell'approvvigionamento e nella logistica.
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Selezione del range di prodotti: è fondamentale scegliere attentamente i prodotti da includere nella private label. Puntare su prodotti con certificazioni di qualità come DOP e IGP può garantire ai consumatori un alto standard qualitativo e rafforzare la fiducia nel marchio. Inoltre, è utile includere prodotti artigianali e appartenenti alla tradizione della cucina regionale, includendo i prodotti più richiesti (nel caso dei prodotti italiani: pasta, olio, condimenti, prodotti da forno, salumi, formaggi e molti altri). Tuttavia, è essenziale che questi prodotti siano di qualità superiore per differenziarsi dai marchi generici e per soddisfare i clienti aziendali (rivenditori e ristoratori) e i consumatori più esigenti.
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Prodotti di punta (flagship products): avere alcuni prodotti di eccellenza che si distinguono per la loro qualità e unicità è fondamentale. Questi prodotti, come ad esempio l'aceto balsamico solido o il tartufo bianco, non solo incuriosiscono ed attirano nuovi clienti, ma possono anche diventare il fiore all'occhiello del marchio, contribuendo a costruire una forte identità e reputazione. I "prodotti di punta" possono anche essere utilizzati per destare l'interesse dei nuovi clienti, a cui poi potremo proporre tutto il catalogo di prodotti disponibili.
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Prodotti con trend di crescita significativo: identificare ed includere prodotti che stanno guadagnando popolarità, come la 'nduja e la burrata, può essere una strategia vincente. Questi prodotti non solo soddisfano le attuali tendenze di consumo, ma possono anche aiutare il distributore a rimanere competitivo e rilevante sul mercato.
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Branding e packaging: uno dei punti più importanti è quello di investire nel design del marchio e del packaging per renderlo attraente e riconoscibile. La trasparenza e la sostenibilità devono essere elementi centrali. Per approfondire sul packaging per i prodotti artigianali vedi anche "Packaging per Prodotti Alimentari Artigianali: come comunicare protezione, durabilità, estetica e identità".
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Promozione e marketing: è opportuno utilizzare strategie di marketing mirate per promuovere i prodotti a marchio privato, in modo particolare sul target di clienti B2B, con un apposito team dedicato a valorizzare e diffondere il brand presso i rivenditori, altri distributori, grossisti, operatori della ristorazione e attività ricettive.
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Feedback, test e miglioramento continuo: raccogliendo feedback dai clienti e utilizzando queste informazioni per migliorare continuamente la presentazione dei prodotti e il servizio offerto, anche attraverso l'introduzione costante di novità da testare nei punti vendita.
Queste strategie, da sviluppare in modo specifico rispetto al contesto e al target di clienti, possono creare una private label di successo, offrendo ai consumatori prodotti di alta qualità che rispondano alle loro esigenze e preferenze, mentre il distributore si differenzia dalla concorrenza e costruisce un marchio forte e riconosciuto.
Opportunità commerciali per le private label di prodotti italiani premium
La creazione di una private label di prodotti italiani premium offre straordinarie opportunità commerciali sia nel settore retail che nella ristorazione.
Nel contesto retail, i prodotti italiani sono universalmente riconosciuti per la loro qualità superiore, l'autenticità e le tradizioni culinarie.
Posizionare una linea di prodotti premium italiani sugli scaffali dei negozi non solo attira i consumatori amanti del buon cibo, ma consente anche di differenziarsi dalla concorrenza con un'offerta esclusiva che combina ricercatezza e gusto raffinato.
I consumatori sono disposti a pagare un prezzo più alto per prodotti che trasmettono un senso di autenticità e alta qualità, come quelli italiani, soprattutto se supportati da un branding efficace che valorizza l'origine e la storia del prodotto.
Un distributore che crea una private label di prodotti italiani può ambire a diventare un punto di riferimento unico per una vasta gamma di prodotti. I rivenditori che cercano prodotti italiani selezionati e di qualità, con attenzione ai margini di profitto e al successo dei prodotti sullo scaffale, possono trovare vantaggioso avere un singolo fornitore per diversi articoli della tradizione culinaria italiana. Questa centralizzazione permette una gestione più efficiente dell'inventario e delle relazioni commerciali, riducendo la complessità logistica e migliorando la coerenza nella qualità dei prodotti. Inoltre, un distributore che si specializza in prodotti italiani premium può adattare l'offerta alle esigenze del mercato e ai trend di consumo, garantendo che i prodotti soddisfino o superino le aspettative dei consumatori.
Nel settore HoReCa, i prodotti premium italiani possono diventare un elemento distintivo per ristoranti e catene alberghiere che mirano a offrire un'esperienza culinaria di alto livello. L'introduzione di ingredienti italiani premium nei menù non solo eleva la percezione del valore delle portate, ma permette di creare piatti autentici che soddisfano i clienti alla ricerca di esperienze gastronomiche uniche. Inoltre, la collaborazione con chef e ristoratori rinomati e l'organizzazione di eventi di degustazione possono aumentare la visibilità e la reputazione del marchio, creando un ciclo virtuoso di domanda crescente e fedeltà al brand.
In sintesi, un distributore che investe in una private label di prodotti italiani premium può sfruttare l'appeal globale del made in Italy, penetrando con successo sia nel mercato retail che in quello della ristorazione, e capitalizzando sui trend di consumo che privilegiano la qualità, l'autenticità e l'esperienza gastronomica di alto livello.
Opportunità per i produttori
I produttori possono trarre numerosi vantaggi dalla collaborazione con i distributori per la creazione di private label. In primo luogo, questa collaborazione può facilitare l'ingresso nei mercati esteri, riducendo i costi e i rischi associati all'espansione internazionale. Inoltre, i produttori possono beneficiare di una maggiore visibilità e della capacità dei distributori di posizionare i prodotti nel territorio in cui operano, aumentando le vendite.
Le private label consentono ai produttori di mantenere il controllo sulla produzione e sulla qualità dei loro prodotti, garantendo che rispettino gli standard richiesti dai consumatori internazionali. Inoltre, la possibilità di personalizzare i prodotti per adattarli alle preferenze locali aumenta le probabilità di successo sul mercato internazionale.
Vediamo, di seguito, quali sono le prospettive per i produttori, quali sono gli elementi più importanti da considerare, tenendo in mente anche la sicurezza dal punto di vista finanziario, oltre agli aspetti strategici e operativi.
Aumento dell'export e conquista di nuovi mercati con le private label
Per i produttori che desiderano espandersi sui mercati internazionali attraverso le private label, è importante seguire alcune best practices, in modo da offrire ai distributori i prodotti che meglio si adattano ai trend emergenti e alle esigenze (a volte diverse) dei vari mercati nazionali. Vediamo di seguito quali sono i punti più importanti da considerare:
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Analisi dei mercati esteri: studiare le tendenze e le preferenze dei consumatori nei mercati target per sviluppare prodotti che rispondano alle loro esigenze, in modo da attirare importatori e distributori che sviluppano delle proprie private label di fascia medio-alta e premium.
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Collaborazione con distributori affidabili: scegliere partner distributivi che abbiano una buona conoscenza del mercato locale e una rete di distribuzione consolidata.
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Mantenere il potere contrattuale: per i produttori, è essenziale mantenere un equilibrio nel potere di contrattazione per evitare di diventare troppo dipendenti da un unico cliente. Questo si può ottenere scegliendo di collaborare con più interlocutori di diverse dimensioni e caratteristiche, diversificando il portafoglio clienti. Infatti, è opportuno evitare che una sola entità assorba una quota eccessiva della produzione. Al contrario, collaborare con una varietà di distributori e rivenditori permette di ridurre i rischi associati alla dipendenza da un singolo cliente.
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Valutare la stabilità dei partner: selezionare partner commerciali che mostrano una stabilità finanziaria e un impegno a lungo termine. Questo aiuta a costruire relazioni solide e a mitigare i rischi di fallimenti o cambiamenti improvvisi nelle condizioni contrattuali.
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Focus sulla qualità: garantire che i prodotti mantengano elevati standard di qualità per soddisfare le aspettative dei consumatori internazionali e dei clienti B2B (quali rivenditori specializzati, catene retail, grossisti e operatori della ristorazione).
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Adattabilità e personalizzazione: essere flessibili e pronti a personalizzare i prodotti per rispondere alle specifiche esigenze dei mercati locali e nazionali.
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Marketing e comunicazione: impegnarsi in strategie di marketing B2B e comunicazione, in modo da evidenziare la propria capacità di produrre alimenti a marchio privato, promuovendosi come un produttore affidabile e un punto di riferimento per importatori e distributori.
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Innovare e diversificare l'offerta: offrire una gamma diversificata di prodotti per attirare diversi segmenti di mercato. Seguendo i trend più attuali e i cambiamenti nelle abitudini dei consumatori finali, occorre investire in ricerca e sviluppo per mantenere il proprio catalogo aggiornato e interessante, pur nel rispetto delle proprie tradizioni e dei propri punti di forza in termini di qualità e autenticità dei prodotti.
Prospettive future ed evoluzione del private label
Le prospettive future per il settore delle private label sono estremamente promettenti. L'innovazione continua e la crescente domanda di prodotti premium, sostenibili e locali guidano l'evoluzione del mercato. La premiumisation continuerà a essere un trend dominante, con i consumatori sempre più disposti a pagare un prezzo superiore per prodotti di alta qualità che offrono esperienze culinarie uniche. Inoltre, l'integrazione di tecnologie avanzate nel monitoraggio della catena di approvvigionamento e nella personalizzazione dei prodotti contribuirà a migliorare l'efficienza operativa e a rispondere meglio alle esigenze delle aziende alimentari e dei consumatori.
I produttori e i distributori che sapranno adattarsi rapidamente a questi cambiamenti e investire in qualità e innovazione saranno ben posizionati per trarre vantaggio da queste tendenze emergenti, potendo crescere ed affermarsi nel mercato globale delle private label.